Per spezzare il circolo vizioso degli zuccheri è importante agire con gradualità, step by step.
Per prima cosa passate al setaccio la vostra dieta: quanti cucchiaini di zucchero aggiungete quotidianamente nel tè e nel caffè?
Quanti alimenti dolci consumate nell'arco della giornata?
E quanta frutta, e di che tipo?
Iniziate dal ridurre, ogni giorno un po' di più, il quantitativo di zucchero aggiunto alle varie bevande.
In secondo luogo sarà importante limitarsi a un paio di dessert a settimana, dando la preferenza a quelli a base di cioccolato dark (all'80%) o a quelli fatti in casa utilizzando yogurt bianco, farina integrale e frutta fresca (dal plumcake alla crostata).
Ricordate che lo zucchero è presente a vostra insaputa nella maggior parte dei cibi industriali, dalle salse pronte al pane in cassetta: anche in questo caso vale la regola del less is more, anche perché i prodotti processati sono nemici della salute.
Lato frutta, parliamo di un alimento vegetale ricco di acqua, fibre e vitamine, ma anche carico di fruttosio, ossia zucchero.
Prediligete i frutti low sugar, ad esempio pompelmi (e agrumi in generale), mirtilli, ribes, nespole e anguria.
Contro-bilanciate gli attacchi di fame introducendo nel vostro menù quotidiano i famosi grassi buoni, ad esempio salmone, frutta in guscio, avocado, olio extra vergine di oliva.
Se il gusto dolce vi manca terribilmente, ingannate il palato aggiungendo al vostro smoothie-yogurt-caffé una spolverata di vaniglia, cannella o cocco grattugiato.
Un consumo eccessivo di dolcificanti come miele o sciroppo di agave, malto e acero produce un impatto negativo sull'organismo.
Quel che conta, insomma, è piano piano (ma senza mai tornare indietro) ridurre al minimo l'apporto di zucchero.