Secondo le raccomandazioni internazionali è necessario consumare giornalmente 2-3 porzioni di verdura per poter beneficiare al meglio delle sue proprietà, tra cui la tanto reclamata attività antitumorale.
Per esempio, come evidenzia uno studio del 2011, il consumo di cavoli, cavolfiori, broccoli e di verdure crucifere in generale, è associato ad un minor rischio d’incidenza di tumore al colon prossimale e distale, mentre il consumo di carote, zucca e mele è correlato ad una minor incidenza di tumore a livello del colon rettale.
I risultati hanno evidenziato come molte comuni verdure utilizzate nei Paesi Occidentali come patate, lattuga e pomodori hanno un lieve effetto sulla proliferazione delle cellule tumorali, mentre altre hanno un effetto straordinario bloccando del tutto questo fenomeno.
Nel caso del carcinoma mammario, verdure come peperone arancione, zucchine, radicchio, patate dolci e barbabietola rossa hanno invece contribuito a dimezzare la proliferazione tumorale; mentre verdure come broccoli e cavoli hanno ridotto quasi completamente la proliferazione cellulare tumorale e sorprendentemente verdure come cavolfiore, cavolini di Bruxelles, cipolla verde, aglio e porro hanno bloccato totalmente la proliferazione delle cellule tumorali di carcinoma mammario.
Le verdure crucifere e quelle appartenenti al genere Allium esplichino un vero e proprio effetto antitumorale nei confronti della maggior parte delle cellule tumorali testate, riducendone significativamente o bloccandone totalmente la proliferazione.
Il messaggio chiave evidenziato in questo lavoro è quello di consumare un’ampia varietà di verdure, senza soffermarsi su un’unica tipologia.