Tra i trattamenti maggiormente raccomandati c’è l’addestramento all’olfatto: ai pazienti vengono dati da annusare campioni di sostanze dall’odore forte, invitandoli a cercare di identificarli, con l’obiettivo di indirizzare il ripristino della segnalazione olfattiva. Tuttavia, il metodo sembra funzionare solo con le persone che hanno una perdita parziale dell’olfatto. Uno studio dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino ha dimostrato che stimolando l’area prefontale del cervello è possibile determinare il recupero del senso dell’olfatto. Tra i trattamenti farmacologici più promettenti per ridurre la neuroinfiammazione, che si pensa possa essere all’origine della perdita dell’olfatto, ci sarebbe anche PEALut (palmitoiletanolamide co-ultramicronizzata con Luteolina), un ultramicrocomposito antineurofiammatorio e insieme antiossidante, in grado di riparare il danno neuronale, è promettente per alleviare i sintomi neurocognitivi e promuovere il recupero olfattivo come dimostrato dallo studio pubblicato su European Review of Medical and Pharmacological Science.