I risultati hanno mostrato come l’inibizione della proliferazione fosse dose-dipendente, ovvero ad una quantità maggiore di estratti di mela corrispondeva un maggiore effetto inibitorio sulla crescita delle cellule tumorali e tutto ciò soprattutto per quanto riguarda le mele con la buccia.
I risultati sono riassunti nel grafico sottostante.
Dunque si può tranquillamente affermare che in questo studio questi tre frutti hanno mostrato la minore attività antitumorale...nulla praticamente.
Troviamo poi le pesche, i cui estratti sono stati associati ad una riduzione del 10% della proliferazione cellulare, mentre pompelmo e banana ad una del 40%.
I numeri cominciano ad essere significativi.
Gli estratti di uva, fragole e mele pensate che già a metà della dose massima utilizzata hanno dimezzato la crescita di cellule tumorali;
ma i due frutti che hanno mostrato la più elevata attività antitumorale, anche a piccolissime dosi, sono limoni e ancor di più mirtilli rossi.
Dunque risultati importanti che evidenziano l'importanza della frutta, nonostante si tratti di studi effettuati in vitro, ovvero direttamente su cellule tumorali in laboratorio, e non sovrapponibili a tutto quello che avviene nel nostro organismo, il che necessita di ulteriori studi e approfondimenti,